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Mindfulness e problemi del comportamento in età evolutiva

Mind-full o mindful?

È interessante ed importante fare una distinzione tra una mente piena di informazioni e molti compiti da eseguire contemporaneamente e una mente consapevole e focalizzata sul momento presente.

Gli effetti positivi della Mindfulness, sul cervello e sul corpo, hanno ispirato diversi ricercatori che hanno validato scientificamente una serie di protocolli, elaborati successivamente al protocollo Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) che il Prof. Jon Kabat-Zinn, biologo statunitense, sviluppò con la sua equipe agli inizi degli anni ’80.

La Mindfulness è un processo naturale che può essere praticato spontaneamente anche da bambini e adolescenti. La consapevolezza li può aiutare ad essere più calmi e più concentrati perché la presenza mentale richiede proprio di essere pienamente attenti con la mente a ciò che si sta facendo.

Perché proprio la Mindfulness per i nostri bambini?

La Mindfulness, grazie all’estrema malleabilità del nostro cervello (Schwartz, 2003), ci aiuta ad evitare di rispondere in modo automatico con manifestazioni di ansia, paura o stress a determinati stimoli provenienti sia dall’esterno che dall’interno.

Anche per i bambini, praticare la Mindfulness diventa un modo di essere che aiuta la persona a sintonizzarsi con i propri pensieri, emozioni e azioni. Con La Mindfulness si accresce la presenza mentale ed si impara ad essere presenti in modo consapevole con il 

proprio corpo, imparando a riconoscerne i segnali psico-fisici; con le proprie emozioni, riuscendo nel tempo a gestirle senza esserne sopraffatti ed infine con il mondo circostante, al fine di vivere relazioni più armoniche e meno distruttive (Goldin et al., 2010).

La meditazione di Mindfulness è un training psicoeducativo volto a migliorare lo sviluppo dell’attenzione, che è un elemento cruciale per il supporto attivo dei bambini con disturbi del neurosviluppo, in quanto il cervello trova nella consapevolezza un alleato per controllare gli impulsi, gestire le emozioni difficili e praticare un controllo attivo sull’attenzione. Inoltre, il bambino riesce a sviluppare buone capacità di autoconsapevolezza riconoscendo i propri punti di forza e di debolezza, impara a comprendere i suoi sentimenti e a parlarne, a riconosce i bisogni e sentimenti altrui.

Riprendendo quanto accennato dallo psichiatra Jeffrey Schwartz, la mente ed il cervello sono due entità separate e la prima può influenzare la seconda, in base ad una capacità innata di neuro plasticità auto diretta, la quale può farci dedurre che, praticando costantemente la Mindfulness, si possono avere degli effetti neurofisiologici nel funzionamento cerebrale. Di interesse sono i benefici connessi all’asse SISTEMA LIMBICO-CORTECCIA PREFRONTALE. Con la meditazione di Mindfulness, si evidenzia un ispessimento della Corteccia Prefrontale e tale ispessimento migliora l’attenzione e conseguentemente il processo di apprendimento (Lutz et al., 2008).

Al livello di Sistema Limbico, in seguito alla riduzione del volume dell’Amigdala (meno materia grigia), si ha una riduzione di ansia, paura e stress (Desbordes et al., 2012). Del Sistema Limbico fa parte anche l’ippocampo, che, diversamente dall’Amigdala, aumenta di spessore e la aiuta nella regolazione. L’Ippocampo riceve dei grandi benefici dalla pratica costante di Mindfulness, anche nello sviluppo di maggiori capacità nella Memoria a Lungo Termine, nell’apprendimento e nell’elaborazione di mappe spaziali.

Sempre più studi evidenziano l’efficacia e la scientificità della Mindfulness nel miglioramento dell’autoregolazione emotiva, nell’ansia, nell’attenzione e nelle strategie di fronteggiamento dello stress. Infatti gli obiettivi sono particolarmente volti alla regolazione e gestione del cambiamento dovuto ad agenti debilitanti, all’aumento di consapevolezza di sé e delle reazioni emotive, alla crescita armoniosa e pacifica della propria esistenza, alla gestione dell’impulsività e dell’ansia e al miglioramento della concentrazione e del rendimento nelle attività scolastiche.

Mindfulness e attenzione nei bambini

In accordo con Crescentini e Menghini (2019), i processi attentivi che è possibile potenziare comprendono:

  • Attenzione selettiva: durante le pratiche di Mindfulness viene esercitata la focalizzazione dell’attenzione su un particolare aspetto dell’esperienza, come il respiro, i suoni, i pensieri
  • Attenzione sostenuta: viene esercitato il mantenimento della concentrazione sull’esperienza nel momento presente, soprattutto quando le meditazioni aumentano progressivamente in durata
  • Switching: la Mindfulness ci permette di allenare la capacità di spostare flessibilmente l’attenzione da un «oggetto» ad un altro

Studi sulla Mindfulness e problemi del comportamento

Ad oggi, molteplici studi mostrano l’efficacia degli interventi basati sulla Mindfulness per il trattamento di problematiche comportamentali in età evolutiva.

Una review e meta-analisi del 2018 (Chimiklis et al., 2018), ad esempio, ha analizzato i risultati di 11 studi, condotti tra il 2011 e il 2015 sull’efficacia di interventi centrati sulla Mindfulness con bambini e adolescenti con diagnosi di ADHD. Gli autori hanno osservato che i training di Mindfulness per bambini (e in parallelo anche per i genitori) hanno avuto effetti positivi su una serie di problematiche, come la disattenzione (riferita sia dai genitori che dagli insegnanti) e l’impulsività/iperattività. Inoltre, hanno migliorato la relazione tra genitore e bambino, le funzioni esecutive, le prestazioni ai compiti (e il rendimento scolastico) e lo stress genitoriale.

Alcune ricerche hanno indagato l’impatto della Mindfulness anche sui comportamenti aggressivi/dirompenti di adolescenti con autismo a medio-alto funzionamento.

In uno studio recentissimo del 2020 (Ridderinkhorf et al., 2020), è stato proposto un training basato sulla Mindfulness chiamato “MyMind” a bambini e ragazzi tra gli 8 e i 23 anni. Gli studiosi hanno messo a confronto gli effetti che questo training aveva su due gruppi di partecipanti: un gruppo con diagnosi di autismo (QI > 80) e un gruppo a sviluppo tipico. È stato utilizzato l’Attention Network Test per valutare i cambiamenti sui livelli di attenzione in entrata e in uscita. Il programma era strutturato in nove settimane e prevedeva un incontro a settimana di 1h30’ ciascuno. I gruppi comprendevano 4-6 partecipanti ed era prevista una sessione di richiamo a 9 settimane. Il programma di ogni sessione prevedeva una psicoeducazione su autismo e Mindfulness, esercizi di Meditazione, una breve inquiry conla discussione sugli esercizi svolti a casa nella settimana precedente. I risultati mostrano che nella fase precedente al training, persone con autismo risultavano meno accurate in test di attenzione rispetto ai bambini a sviluppo tipico, 

invece nella fase successiva al training, questa differenza non risultava più significativa. Inoltre, persone con autismo miglioravano nell’orientamento dell’attenzione tra le fasi pre e post del training, mentre questo non è emerso per i partecipanti a sviluppo tipico.

In che modo il training di Mindfulness potrebbe aver inciso su questi processi? Innanzitutto la Mindfulness allena la persona a spostare e ri-direzionare l’attenzione su un nuovo target, e questo spiegherebbe il miglioramento nell’orientamento dell’attenzione. Inoltre, la Mindfulness permette di esercitare la capacità di riconoscere le proprie risposte automatiche (reazioni) e di rispondere in maniera riflessiva piuttosto che automatica, andando quindi a determinare il miglioramento nell’accuratezza dell’attenzione osservato dagli autori.

Riguardo agli effetti del training sui genitori, si sono riscontrati un miglioramento nella capacità di distaccarsi dalle risposte automatiche dirette al proprio figlio/a, un abbassamento dei livelli di stress parentale e un miglioramento della qualità di vita dei genitori. Di conseguenza, sono state anche osservate una riduzione di comportamenti problematici del bambino/a e una maggiore soddisfazione nella relazione genitori-figli.

La ricerca scientifica sugli effetti benefici della Mindfulness è in pieno fermento su una molteplicità di problematiche e patologie, sia dell’età evolutiva che di quella adulta. Ulteriori studi sono attesi per fare maggiore luce su come questi interventi di ultima generazione possano essere di aiuto, nel breve e nel lungo periodo, nel trattamento di bambini che presentano problematiche comportamentali.

LIBRI CONSIGLIATI (cliccare sul link rosso per visualizzare):

  • Greenland, S.K. (2010). “The Mindful Child”, Free Press. LINK per visualizzare il prodotto >> https://amzn.to/2BTfbZ0
  • Willard, C. (2017). “Mindfulness per bambini e adolescenti”, Terra Nuova Edizioni. LINK per visualizzare il prodotto >> https://amzn.to/3fl889E 
  • Crescentini, C., Menghini, D. (a cura di) (2019). “La Mindfulness per l’ADHD e i disturbi del neurosviluppo”, Erickson. LINK per visualizzare il prodotto >> https://amzn.to/2BQDSW0
  • Snel, E. (2015). “Calmo e attento come una ranocchia”, Edizioni Red LINK per visualizzare il prodotto >> https://amzn.to/2OfX41K
  • Franco, B. (a cura di) (2020). “Il superpotere della Mindfulness”, Gribaudo. LINK per visualizzare il prodotto >> https://amzn.to/3gPdHO5
  • Hanh, T.N. (2014). “Semi di felicità. Coltivare la consapevolezza insieme ai bambini”, Terra Nuova Edizioni. LINK per visualizzare il prodotto >> https://amzn.to/3foCNTG
  • Villani, S.. Montano A. (2018). “Programma Mindfulness, il fiore dentro”, Erickson. LINK per visualizzare il prodotto >> https://amzn.to/3fkiQgR

Autrici:

  • Dott.ssa Maria Lucia Giudici, Psicologa della valutazione e consulenza clinica, per l’Infanzia, l’Adolescenza e la Famiglia, Istruttrice Mindfulness
  • Dott.ssa Giulia Pecora, Psicologa e Psicoterapeuta, Dottore di ricerca in Psicologia dello sviluppo

Bibliografia:

  • Chimiklis, A. L., Dahl, V., Spears, A. P., Goss, K., Fogarty, K., & Chacko, A. (2018). Yoga, Mindfulness, and Meditation Interventions for Youth with ADHD: Systematic Review and Meta-Analysis. Journal of Child and Family Studies, 27, 3155-3168.
  • Crescentini, C, e Menghini, D. (2019). La mindfulness per l’ADHD e i disturbi del neurosviluppo, applicazione cinica della Meditazione Orientata alla Mindfulness MOM, Trento, Erickson.
  • Goldin, P. R., & Gross, J. J. (2010). Effects of mindfulness-based stress reduction (MBSR) on emotion regulation in social anxiety disorder. Emotion, 10(1), 83.
  • Lutz, A., Slagter, H. A., Dunne, J. D., & Davidson, R. J. (2008). Attention regulation and monitoring in meditation. Trends in Cognitive Sciences, 12(4), 163–169. Desbordes, G., Negi, L. T., Pace, T. W., Wallace, B. A., Raison, C. L., & Schwartz, E. L. (2012). Effects of mindful-attention and compassion meditation training on amygdala response to emotional stimuli in an ordinary, non-meditative state. Frontiers in Human Neuroscience, 6.
  • Ridderinkhorf, A., de Bruin, E. I., van den Driesschen, S., & Bögels, S. M. (2020). Attention in Children With Autism Spectrum Disorder and the Effects of a Mindfulness-Based Program. Journal of Attention Disorders, 24, 681–69.
  • Schwartz, J. (2003). The Mind and the Brain: Neuroplasticity and the Power of Mental Force, ReganBooks.
  • Zoogman, S. et al. (2014). Mindfulness interventions with youth: A meta-analysis, Mindfulness, 6, 290-302.

 

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