fbpx

L’OSTEOPATIA: cos’è, a chi si rivolge e per quali problemi è una cura efficace.

Cos’è l’osteopatia?

L’osteopatia è una professione sanitaria autonoma (individuata ufficialmente dalla legge 3/2018), di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento di pazienti, basata su un approccio integrato e complementare alla medicina tradizionale;

è una pratica sanitaria manuale nata come medicina indipendente alla fine del XIX secolo negli Stati Uniti d’America, grazie alla geniale intuizione di Andrew Taylor Still, il quale nel 1874 enuncia i principi basilari della disciplina e nel 1892 fonda a Kirksville, la prima scuola di osteopatia al mondo.

I quattro principi chiave di A.T. Still :

  1. L’essere umano è un’unità funzionale dinamica, sul cui stato di salute incidono il corpo, la mente e lo spirito; se una delle parti del sistema si modifica, ciò influisce sull’equilibrio di tutto l’insieme.
  2. Il corpo è dotato di meccanismi di auto-regolazione; l’essere umano cerca sempre di recuperare il proprio equilibrio dinamico e di stabilire l’omeostasi
  3. La struttura e la funzione sono interrelate a tutti i livelli dell’essere umano.
  4. Il Razionale del Trattamento Manipolativo Osteopatico si fonda sull’applicazione di tutti e tre i principi.

Tappa fondamentale nella storia di tale disciplina è il 1987, anno in cui viene riconosciuta come medicina osteopatica negli U.S.A. ; negli anni successivi arriverà in  Australia, Nuova Zelanda,Turchia ed Europa dove attualmente è riconosciuta.

Uno dei principi cardine di questa disciplina è quello di ripristinare, nei vari distretti corporei, la giusta  “mobilità” delle strutture, partendo dal presupposto che dove la mobilità risulti corretta è più difficile che si sviluppi una patologia, in quanto la possibilità di mobilità dei tessuti è la base per una adeguata vascolarizzazione e innervazione;

altro concetto alla base della pratica osteopatica è il principio che la struttura e la funzione del corpo sono strettamente connessi, e il benessere di un individuo richiede che i vari sistemi ( neurologico, viscerale, muscolo – scheletrico e circolatorio ) lavorino in armonia fra di loro.

Alla base dell’osteopatia c’è una profonda conoscenza dell’anatomia, della fisiologia, e della biomeccanica; l’osteopata lavora con  tecniche  manuali che gli permettono, assieme agli esami strumentali, di fare diagnosi e trattamento; la finalità di ogni trattamento è di ripristinare il corretto “movimento” delle strutture corporee, al fine di migliorare la fisiologia dei sistemi e supportare l’omeostasi del paziente, sfruttando la capacità intrinseca dell’organismo all’autoguarigione.

Come cura e cosa tratta?

L’osteopata curerà il paziente con delle tecniche manuali, non invasive, andando a lavorare sulla sintomatologia riferita, ricercandone le cause e andando così a preservare una condizione di equilibrio tra i vari sistemi.

Il trattamento osteopatico è consigliato nelle problematiche :

  • Muscolo scheletriche, come lombalgie, sciatalgie, cervicalgie e dolori articolari;
  • Cranio Mandibolari, cefalea, emicrania, problemi dell’articolazione Temporo-Mandibolare;
  • Viscerali, ad esempio gastrite, stipsi, colite, reflusso gastro-esofageo;
  • Neonatali, come torcicollo congenito, piede torto, disturbi gastro-intestinali.

A chi si rivolge?

È indicata in tutti i disturbi funzionali, in assenza di lesione organica, ove ci saranno dei sintomi causati da restrizione della mobilità tessutale e articolare; non essendo invasiva può essere impiegata su  tutte le persone dal neonato all’anziano.

I vantaggi? Non invasiva, riduzione farmaci e costi, tempi di miglioramento ridotti.

Come si diventa Osteopata?

Per diventare osteopata è necessario un percorso formativo di sei anni in cui è previsto lo studio di scienze mediche di base come anatomia, patologia, fisiologia, biomeccanica, biochimica, biofisica, embriologia, istologia, neurologia e altre, oltre alle materie prettamente osteopatiche; a ciò si accompagna una parte pratica volta all’apprendimento delle varie tecniche osteopatiche che sono alla base del T.M.O.

 

Attualmente sono possibili due percorsi formativi:

1) Formazione a tempo parziale:

  • Diploma di massofisioterapia triennale (L. 403 del 1971) in possesso di diploma di scuola media superiore
  • Laurea in Fisioterapia o titolo equipollente in possesso di Diploma di scuola media superiore
  • Laurea 1° e/o  2° livello in Scienze Motorie
  • Laurea triennale di primo livello nelle professioni sanitarie, rilasciata dalla facoltà di medicina e chirurgia e riabilitative: scuole statali e regionali (terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e terapisti occupazionali) o titolo equipollente conseguito con la normativa precedente (corsi biennali di formazione specifica, ex legge 86/42 di terapista della riabilitazione e successive modifiche)
  • Laurea magistrale di secondo livello nelle professioni di ruolo sanitario (medicina e chirurgia e odontoiatria) o superamento completo dei curricula didattici del 5° anno del corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia, salvo l’obbligo di conseguire la laurea come prerequisito necessario all’iscrizione alla prova finale per il conseguimento del D.O.

2) Formazione a tempo pieno:

  • Diploma di scuola secondaria superiore o titolo estero equipollente.

Per maggiori informazioni riguardanti gli standard formativi si rimanda ai siti: roi.it– Registro degli Osteopati Italiani

 

Per approfondimenti e appuntamenti contattare:

Dott.ssa Sara Camerini

cellulare – 328-4482758

e-mail – saracamerini@gmail.com

 

 

Lascia un commento

Categorie

Bisogno di formazione?