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Cartoni animati: sì o no?

Cartoni animati: sì o no? Hanno più vantaggi o effetti negativi sui bambini?

Abbiamo raccolto una serie di studi che possono aiutare a fare un po’ di chiarezza sugli effetti dei cartoons sui nostri figli.

Ecco le opinioni della scienza al riguardo.

1. I cartoni animati migliorano le abilità narrative dei bambini

Uno studio portato avanti dall’Università UPV/EHU dei Paesi Baschi (Spagna) ha analizzato l’osservazione dei cartoni animati da parte dei bambini in relazione allo sviluppo di abilità narrative e alla formazione di valori importanti.

In particolare, i ricercatori del Dipartimento di Psicologia ed Educazione Evolutiva della Facoltà di Educazione, Filosofia e Antropologia hanno indagato come avviene il consumo dei media da parte degli scolari al terzo anno (8-9 anni) e al sesto anno (11-12 anni) di istruzione primaria, soffermandosi sulle abilità narrative e sulle percezioni legate a valori e controvalori dei cartoni.

Per lo studio sono stati selezionati due tipi di cartoni animati: Doraemon, che ha una struttura narrativa, e Code Lyoko, che ha una struttura non narrativa.

«Dopo aver mostrato i cartoni ai bambini, abbiamo chiesto loro di dirci cosa ricordavano di aver visto, e in questo modo abbiamo analizzato le loro capacità narrative e i valori e i controvalori che avevano percepito», ha affermato Eider Oregui, primo autore della ricerca.

I resoconti degli alunni che avevano visto i cartoni con una struttura narrativa erano molto più lunghi e dettagliati e i valori e i controvalori erano percepiti senza sforzo.

Nel caso di quelli non narrativi, tuttavia, i resoconti erano molto brevi, erano alterati dai bambini e l’attenzione era posta quasi esclusivamente sulle sequenze dell’azione: in tal caso gli alunni hanno anche sperimentato maggiori difficoltà nel percepire i valori e i controvalori».

In ogni caso, sono considerati validi entrambi i tipi di cartoni animati. «Valori e controvalori compaiono in entrambi i cartoni analizzati, anche se in situazioni diverse, e questo aiuta la comprensione e l’elaborazione dei bambini», ha detto Oregui.

Lo studio ha dato l’input per alcune proposte didattiche rivolte a scolari, a familiari e a professionisti del settore, progettate per incoraggiare lo sviluppo delle capacità narrative e l’educazione dei bambini mediante valori e controvalori nei loro contenuti di fantasia preferiti.

2. I cartoni animati positivi cambiano in meglio i comportamenti dei bambini

Secondo una ricerca condotta dalla “King Mongkut’s University of Technology Thonburi” (Bangkok, Tailandia), al giorno d’oggi, nel mondo dei media e dei cartoni animati, il vero problema che affligge la nuova generazione è costituito dai personaggi più aggressivi e dalle mentalità negative nel contesto sociale, che ostacolerebbero anche l’apprendimento dei giusti comportamenti da parte dei più piccoli.

L’autore della ricerca, Siripen Iamurai, ha mostrato alcuni cartoni animati in 2D a un campione di 200 studenti di 4 scuole primarie in Thailandia, con l’obiettivo di creare, mediante i cartoons, l’abitudine al pensiero positivo nella vita sociale.

Dalla ricerca è emerso che l’aggressività nella mente dei bambini diminuisce a breve termine quando i cartoni animati sono positivi e ha anche il potenziale per essere modificata a lungo termine.

3. Cartoni animati: effetti negativi e positivi su linguaggio e comportamento

In base ad un altro studio, condotto da vari ricercatori dell’Università di Quaid-i-Azam e del Chitral model Degree College, i cartoni hanno effetti sia positivi sia negativi sul comportamento dei bambini.

I risultati di questa ricerca indicano che i bambini che guardano i cartoni mostrano un alto livello di acquisizione del linguaggio e dello sviluppo cognitivo, ma a volte manifestano anche un comportamento aggressivo e violento con i loro fratelli e con i loro amici.

In particolare, secondo lo studio, alcuni bambini hanno comportamenti antisociali perché tendono a stare davanti alla TV per periodi più lunghi e il contenuto dei cartoni li influenza anche nell’acquisizione di valori morali e sociali.

Lo studio suggerisce che i bambini non devono essere lasciati soli ad affrontare eventuali problemi psicologici. Inoltre, i creatori devono essere cauti nel progettare i cartoni animati, mentre i genitori devono tenere d’occhio il comportamento dei bambini, le attività che svolgono e il contenuto dei cartoons.

4. I cartoni animati influenzano le preferenze dei bambini nell’alimentazione

I media influenzano le preferenze, le scelte e l’assunzione di cibo da parte dei bambini. A sostenerlo è uno studio condotto da vari ricercatori e pubblicato sulla rivista NCBI (National Center for Biotechnology Information).

L’esperimento, svolto nel 2012-2013 dagli studiosi con un campione di bambini da 6 a 9 anni dell’area Twin Cities (Minneapolis-Saint Paul), ha indicato che i piccoli prestano più attenzione ai prodotti sui quali sono sponsorizzati i loro personaggi preferiti dei cartoons, scegliendo così cibi meno salutari.

Anche se ci sono stati bambini che hanno scelto prodotti senza personaggi sponsorizzati e le preferenze dei piccoli differivano significativamente in base all’età, al sesso e allo specifico personaggio visualizzato, i risultati della ricerca hanno suggerito che l’inserimento di personaggi mediatici su prodotti alimentari e bevande più salutari potrebbe sicuramente indurre alla scelta di cibi sani da parte dei bimbi più piccoli e quelli che amano il personaggio dei cartoons in questione.

5. Gli effetti negativi dei cartoni animati

Tanti bambini guardano i cartoni animati, ma negli ultimi anni molti di loro sono divenuti letteralmente dipendenti dagli schermi, diventando aggressivi e violenti e manifestando poca attenzione per i racconti fatti dai genitori.

Uno studio, a cura del “Department of Community Medicine, M.G.M. Medical College” Indore, Madhya Pradesh (India), è stato condotto per 4 mesi su 200 bambini – che guardano abitualmente cartoni animati – di età compresa tra 5 e 15 anni a Indore City.

Dalla ricerca è emerso che il 39% dei bambini guarda sia cartoni violenti sia quelli non violenti.

Il 33% di loro ha avuto un aumento del comportamento violento a causa dei cartoons e il 64% generalmente trascura le cose raccontate dai genitori mentre guarda invece i cartoni animati.

Il 45% dei bambini lancia oggetti e/o diventa violento quando i genitori spengono la televisione e chiedono ai piccoli di fare altro, il 61% di loro tenta di copiare le acrobazie dei personaggi dei cartoni animati.

Infine, ecco gli aspetti positivi: l’81% dei bambini ha mostrato un maggiore interesse verso i “soggetti creativi” e il 73% di loro ha sviluppato sensibilità nei confronti degli altri da quando ha iniziato a guardare i cartoni animati.

Infine, sicuramente guardare i cartoni ha un effetto significativo sul comportamento dei bambini: le conseguenze di questa ricerca sono sia negative sia positive.

È venuto fuori che la maggiore influenza dei cartoni è sul comportamento: molti bambini tendono a comportarsi nel modo in cui si comportano i personaggi osservati sullo schermo televisivo.

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